tratto da la fèmmena qualungue di vito carofiglio e il sogno degli artigiani di michele santeramo
per la regia di vito signorile
Nel 400° anniversario della morte di Shakespeare,Teatri di Bari, il Consorzio tra Abeliano e Kismet riconosciuito dal Ministero dello spettacolo Teatro di Rilevante Interesse Culturale, rende omaggio al Bardo, con un ricco allestimento curato da Vito Signorile.
La fèmmena qualungue attraversa alcune tra le più belle pagine di Shakespeare nell’inusuale geografia di Bari vecchia. Una donna, interpretata da Tiziana Schiavarelli, sogna di recitare con il suo attore preferito e, addormentandosi, si ritrova nei vicoli, nelle piazze, dove rivive e riscrive a suo modo i personaggi più belli dell’Autore. Incontra così i dubbi e la fame di vita di Amleto, le passioni di Giulietta e Romeo e il simpatico gaglioffo Falstaff. Una girandola di incontri tra sogno e realtà, tra vita e teatro che entrano con il sapore e il colore del dialetto barese nel vissuto popolare, traducendo e trasformando il teatro shakespiriano in una filigrana di emozioni e sentimenti vivi, possibili e presenti.
Ne Il sogno degli artigiani di Santeramo troviamo il duca Teseo che ha rapito Ippolita e la vuole sposare e per il suo matrimonio vuole uno spettacolo. Gli Artigiani BOTTONE, tessitore (PIRAMO): Dante Marmone; COTOGNA, falegname (PROLOGO): Pinuccio Sinisi; CONFORTO, stipettaio (LEONE): Enzo Vacca; FLAUTO, aggiusta mantici (TISBE): Enzo Sarcina; NASONE, calderaio (MURO): Enzo Strippoli; IL LANCA, sarto (CHIARDILUNA): Nico Salatino; provano a mettere in scena: la crudelissima tragedia e la penosissima morte di Piramo e Tisbe. Devono farlo perché il duca, in persona, lo ha chiesto. Non solo: il duca ha anche promesso un vitalizio agli attori più meritevoli.
“Il Sogno degli artigiani” mette in scena questo momento: le prove dello spettacolo, minacciate dalla incapacità, dagli impegni quotidiani, dal sogno di meritare il vitalizio, dalla vita intorno che tenta di entrare nelle prove, dal desiderio di saper mettere in scena lo spettacolo, dalle difficoltà a farlo, dall’improvviso piano di tentare un furto nel palazzo ducale, dal dover costruire le scene, dal dover interpretare Tisbe essendo Canna, dall’essere circondati da fate folletti la regina delle fate il re.
interpreti Vito Signorile con la partecipazione di Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Pinuccio Sinisi e con Roberto Corradino, Nico Salatino, Enzo Sarcina, Enzo Strippoli, Enzo Vacca, Davide Ceddia. Musiche eseguite da Roberto Baratto
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