libero adattamento da LO CUNTO DE LI CUNTI di GIAMBATTISTA BASILE
scritto e diretto da Emma Dante
con ANGELICA BIFANO, VIOLA CARINCI, DAVIDE CELONA, ROBERTO GALBO, ENRICO LODOVISI, YANNICK LOMBOTO, CARMINE MARINGOLA, DAVIDE MAZZELLA, SIMONE MAZZELLA, ANNAMARIA PALOMBA, SAMUEL SALAMONE, STEPHANIE TAILLANDIER, MARTA ZOLLET
elementi scenici e costumi di EMMA DANTE
luci CRISTIAN ZUCARO
Dopo La Scortecata e Pupo di zucchero, con Re Chicchinella Emma Dante conclude il progetto con cui ha attraversato l’immaginifico universo dello scrittore campano Giambattista Basile: un’altra favola per raccontare la profondità dell’animo umano tramite il gioco e l’ornamento della poesia barocca.
Protagonista della vicenda, che, come sempre, mescola elementi grotteschi, comici e tragici, è un re che, colto da un bisogno corporale, commette il tragico errore di impiegare un animale che crede morto, una gallina, per pulirsi le terga… La pennuta, tutt’altro che defunta, gli si incolla al didietro e risale su per le viscere, installandosi nelle interiora del sovrano. L’animale magico, come un verme solitario, divora tutto quello che il poveretto mangia, facendogli espellere uova d’oro. Stremato dalla cosa, il re decide di lasciarsi morire di fame, incontrando l’opposizione di tutta la corte, che non vuole privarsi delle uova d’oro.
Quest’uomo, che pure è il re, è solo, malato, abbandonato, circondato da persone – la sua famiglia – interessate non certo alla sua anima o alla sua bellezza interiore, bensì solo al denaro, alle uova d’oro che, casualmente, anzi, incidentalmente, produce da quando si ritrova ad avere dentro di sé la gallina che non vuole uscire dalle sue interiora. Nella mia rivisitazione, questo è diventato il nodo drammaturgico dello spettacolo, che, a poco a poco, con il procedere delle scene, si trasforma in una visione, in un incubo, un sogno. Emma Dante
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