La regina delle nevi

Teatro Kismet

La regina delle nevi

Armamaxa Teatro 
Lunedì 19 dicembre 2016 ore 10.00


NB I contenuti di questa pagina compongono la scheda didattica
che è possibile richiedere a scuole@teatridibari.it


Lo Spettacolo

LA REGINA DELLE NEVI

La Regina delle Nevi è una della più conosciute fiabe di Hans Christian Andersen e, forse, anche la più bella; certo la più complessa e sfaccettata. Racconta di un’amicizia, tenerissima e strettissima, tra due bambini: Gerda e Kay. E di come la piccola Gerda, resasi conto della “perdita” del suo caro e amato compagno di giochi tra le rose del loro piccolo giardino, sia pronta a mettersi in cammino per cercarlo. La “crisi” provocata dalla scomparsa dell’amico diventa l’occasione per lei di mettersi in viaggio, di abbandonare il mondo protetto dell’infanzia per avventurarsi in quello incerto e conflittuale dell’adolescenza. Un viaggio fantastico in cui la bambina sarà capace di superare ogni ostacolo, inoltrandosi in situazioni imprevedibili e impreviste, incontrando figure straordinarie, e accettando qualunque sacrificio pur di “salvare” Kay. Un percorso interiore di crescita e costruzione della propria identità.

Regia: Enrico Messina
Con: Giuseppe Ciciriello, Deianira Dragone
Musica di scena: Led Zeppelin
Produzione: Armamaxa Teatro
Fascia d’età: dai 6 anni

La compagnia

“Ogni strategia civile e ogni lungimiranza creativa ci chiede di mettere al centro quelle risorse umane fatte di pensiero e vissuti e che hanno bisogno di riconoscersi. Per questo occorre che qualcuno se ne prenda cura, per riproporle affinché diventino letteratura, poesia, teatro. L’arte e la cultura che riescano a richiamare in ciascuno la propria identità collettiva possono essere la sfida di chi crede che riflettere su se stessi come collettività sia indispensabile per una comunità che possa definirsi civile”.

Armamaxa è parola di origine greca che vuol dire carro, carretto. L’associazione “trasporta” i diversi progetti teatrali dei suoi componenti che si riconoscono in un teatro necessario e umano fatto di passione, tempo e ricerca. Dal 1998 Armamaxaha prevalentemente fondato la propria poetica sulla ricerca del legame tra oralità, movimento, teatro e ricerca sociologica, costruendo un percorso culturale e artistico fortemente legato al presente. Gli spettacoli di Armamaxa sono stati rappresentati in tutta Italia e in occasione dei più importanti festival teatrali nazionali.


Prima della visione: spunti

A. Le illustrazioni della fiaba nella galleria delle immagini.


B. La neve e la donna…un altro racconto

NEVE
(di Giuliana Arcà)

La signora K. Si sporse leggermente dalla ringhiera ricurva del balcone. Era un mattino d’inverno: i rumori della strada giungevano stranamente attutiti, come se l’aria, grigia e nebbiosa, assorbisse ogni sonorità. Nevicava. La signora guardava la strada dove qualche macchina passava silenziosamente lasciando sull’asfalto due strisce biancastre, gli alberi del viale già tutti imbiancati, il fiume gelato dove alcuni ragazzi pattinavano: si udivano le loro voci, ma in lontananza, senza che se ne capissero le parole.

Faceva freddo. Nella leggera camicia la signora rabbrividì.


La neve cominciava a bagnarle i capelli, le gocciolava fredda sul collo e sulle braccia nude. La signora guardava la neve che cadeva sempre più fitta. Le sembrava che solo la neve esistesse, che non potessero esserci più né voci né suoni, né una luce diversa da quel biancore accecante.


Dall’interno della stanza una voce la chiamò, assonnata: Chiudi! Che cosa fai lì?


Ripensò al calore della stanza, all’odore caldo dei fiati. Pensò al corpo dell’uomo, alla sua bocca, con una nostalgia lontana.


Ma la sua bocca gelata non aveva più parole, il suo corpo intorpidito dal freddo e dalla stanchezza non poteva più abbandonarsi alla dolcezza di un abbraccio. 

Lentamente, ma con determinazione, si lasciò cadere nel vuoto. Un turbine di neve la avvolse. Il suo corpo, cadendo, quasi non fece rumore.


La casella di posta elettronica info@casadellospettatore.it 
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con lo Sportello didattico dei Teatri di Bari, per confrontare 
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