Doppio sold out nel week-end per ‘Misericordia’ di Emma Dante. Il 28 e 29 febbraio in scena ‘Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello’

Una Sala Teatro da 400 posti riempita per due giorni consecutivi; conferma che la programmazione di qualità del Kismet – Teatri di Bari continua ad attrarre nuovo pubblico. Doppio sold out all’opificio delle arti barese il 22 e 23 febbraio per lo spettacolo Misericordia, nuova produzione di Emma Dante. Una favola moderna sulla fragilità e forza delle donne, che ha incantato nel week-end il pubblico dell’opificio delle arti barese, segnando un nuovo tutto esaurito dopo quello di sabato 15 febbraio, quando sul palco è salito lo stand up comedian Giorgio Montanini, per il suo monologo ‘Come Britney Spears’.

Proseguono intanto gli appuntamenti della Stagione di Prosa 2019/2020 Teatri di Bari al Kismet, a cura di Teresa Ludovico, con il riadattamento teatrale di un’opera letteraria intramontabile: Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. Michele Sinisi porta a Bari venerdì 28 e sabato 29 febbraio, sempre alle ore 21, uno spettacolo che non mancherà di sorprendere il pubblico del teatro Kismet con speciali ‘incursioni attoriali’, per un esperimento di metateatro che rivive a ogni replica in forma diversa.

Sei personaggi in cerca d’autore di luigi pirandello

lsinor Centro di produzione teatrale

drammaturgia Francesco M. Asselta, Michele Sinisi

regia Michele Sinisi

con Stefano Braschi, Marco Cacciola, Gianni D’addario, Giulia Eugeni, Marisa Grimaldo, Rosario Lisma, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Michele Sinisi, Adele Tirante

aiuto regia in scena Nicolò Valandro scene Federico Biancalani assistente alle scene Elisa Zammarchi

direzione tecnica Rossano Siragusano foto di Luca Del Pia

con il sostegno di Festival Castel dei Mondi di Andria

ph Luca Del Pia

Dopo Miseria&Nobiltà e I Promessi Sposi, Michele Sinisi affronta un altro grande classico della letteratura. Non solo italiana. Un testo cardine che ha lasciato un solco profondo nella storia del teatro di inizio ‘900. Sei personaggi in cerca d’autore è stato infatti per il teatro quello che la Teoria della Relatività di Einstein era stato per la fisica e la Psicanalisi Freudiana per le scienze comportamentali.

Quando lo spettacolo debuttò nel 1921, al Teatro Valle di Roma, la platea contestò la pièce al grido: “Manicomio! Manicomio!”. Il pubblico si trovò di fronte a qualcosa di completamente inedito, un assalto alla forma del teatro borghese, una non-storia in cui a essere messi sotto indagine non erano solo il meccanismo teatrale e la creazione artistica, ma lo stesso rapporto tra realtà e finzione.Nel tempo, però, i Sei Personaggi sono passati da essere una pietra di scandalo a testo “classico”, da matinée per le scuole, un pezzo da museo della letteratura italiana. Mettere in scena questo testo oggi significa muoversi in una mediasfera dove il confine tra vita privata, storytelling, informazione e manipolazione è sempre più labile. Senza contare che lo stesso concetto di “io” è profondamente mutato, moltiplicandosi e sfaccettandosi su tutti i nostri device e account social, in un’oscillazione continua tra realtà e rappresentazione. A quasi cento anni di distanza, Sei personaggi in cerca d’autore è ancora l’opera che meglio indaga il nostro rapporto tra vita e arte, reale e virtuale. Tra incursioni meta teatrali, prove aperte e nuovi ospiti ogni sera, l’opera di Pirandello è l’occasione per confrontarsi con la grande domanda: che cosa rimane dell’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale?

Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello – il nome dell’autore in questo allestimento è diventato parte del titolo – è uno spettacolo matrioska, se così si può dire, in cui il piano meta-teatrale già presente nel testo viene portato all’estremo generando un cortocircuito dove attori, personaggi e pubblico convivono e si mescolano in un happening unico e irripetibile ogni sera. Ad ogni replica, infatti, fra gli attori del cast irromperanno sul palco altre persone/personaggi a sorpresa – protagonisti del panorama teatrale barese – che interpreteranno una scena dello spettacolo destinata poi ad essere riprodotta come in uno specchio riflesso all’infinito. In un gioco di rifrazioni che userà ogni mezzo tecnologico a disposizione per ricreare il qui e ora dello spettacolo.

L’ingresso è a pagamento. Il botteghino del Kismet – Teatri di Bari è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18. Per info: mail a botteghino@teatrokismet.it, telefono 080 5797667 – 335 8052211. Il programma completo della Stagione di prosa 2019/2020 è disponibile sul sito www.teatridibari.it


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