testo e regia EMMA DANTE
con la moglie LEONARDA SAFFI, il marito IVANO PICCIALLO, il figlio DAVID LEONE, la suocera GIUDITTA PERRIERA
elementi scenici e costumi EMMA DANTE
luci CRISTIAN ZUCARO
coordinamento e distribuzione ALDO MIGUEL GROMPONE, Roma
organizzazione DANIELA GUSMANO
coproduzione PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA | TEATRO DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE | CHÂTEAUVALLON-LIBERTÉ SCÈNE NATIONALE | LES CÉLESTINS THÉÂTRE DE LYON, COMÉDIE DE CLERMONT-FERRAND | LA SCÈNE NATIONALE D’ALBI-TARN | LE CRATÈRE SCÈNE NATIONALE D’ALÈS EN CÉVENNES | L’ESTIVE SCÈNE NATIONALE DE FOIX ET DE L’ARIÈGE | THÉÂTRE + CINÉMA SCÈNE NATIONALE GRAND NARBONNE | THÉÂTRE DE L’ARCHIPEL SCÈNE NATIONALE DE PERPIGNAN THÉÂTRE MOLIÈRE | SÈTE SCÈNE NATIONALE ARCHIPEL DE THAU | LE PARVIS SCÈNE NATIONALE DE TARBES PYRÉNÉES | COMPAGNIA SUD COSTA OCCIDENTALE | CARNEZZERIA
Dentro una famiglia, un giorno, l’abituale violenza del marito sulla moglie si trasforma in un femminicidio. L’uomo la uccide spaccandole la testa con un ferro da stiro. La donna giace a terra, morta, ma la sua morte non è sufficiente: nessuno le crede. Così che la donna, come l’angelo del focolare nella cui grottesca immagine si ritrova incastrata, sarà costretta ad alzarsi e a rientrare nella stessa routine, pulendo la casa, occupandosi del lavoro domestico, preparando da mangiare al figlio e al marito, accudendo l’anziana suocera. Ogni mattina, i familiari la trovano morta e non le credono. Ogni mattina lei si rialza, apre la moka, chiusa troppo stretta, e ricomincia a subire la violenza del marito, la depressione del figlio, l’impotenza della suocera che anziché condannare il figlio brutale e dispotico, lo compatisce. Ogni sera la moglie muore di nuovo, come in un girone dell’inferno in cui la pena non si estingue mai. Nella penombra di una casa addormentata, l’angelo scuote i lembi della vestaglia e prova a volare ma le è concesso soltanto l’intenzione del volo.
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