La città dei vivi

Teatro Kismet il 24/01/2026 21.00 il 25/01/2026 18.00

ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE | TPE TEATRO PIEMONTE EUROPA | TEATRI DI BARI | FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI | TEATRO DI SARDEGNA La città dei vivi

liberamente tratto dal romanzo di NICOLA LAGIOIA
regia, video e adattamento drammaturgico IVONNE CAPECE
interpreti SERGIO LEONE, DANIELE DI PIETRO, PIETRO DE TOMMASI, CRISTIAN ZANDONELLA
(cast video in definizione)
scene ROSITA VALLEFUOCO
assistente alla scenografia MICHELE LUBRANO LAVADERA,
videomaking e regia video IVONNE CAPECE
costumi e concept visivo MICOL VIGHI
sound designer SIMONE ARGANINI
assistente alla regia MICOL VIGHI,
assistenti volontari PASQUALE MONTEMURRO, BARBARA CAPECE, LUIGI DELUCA
responsabile di produzione NADIA FIORIO
prodotto da ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE, TPE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATRI DI BARI, FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI, TEATRO DI SARDEGNA

non adatto ai minori di 16 anni

Un delitto assurdo e brutale scuote Roma nel cuore della notte: due giovani insospettabili torturano e uccidono un coetaneo senza un motivo apparente. Da questo fatto di cronaca realmente accaduto, Nicola Lagioia costruisce un’inchiesta narrativa che scava nel buio delle coscienze, mettendo in discussione il confine tra colpa e normalità, tra mostruosità e quotidiano. Lo spettacolo La città dei vivi porta in scena la discesa in un inferno morale che appartiene non solo ai protagonisti, ma a un’intera società. Roma diventa un personaggio: viva, tentacolare, oscura, capace di attirare e inghiottire. Una città che pulsa di desideri, illusioni, fallimenti. I personaggi si muovono dentro una spirale di fascinazione e repulsione, in un’indagine che è insieme giornalistica, filosofica e teatrale. Attraverso una drammaturgia tagliente e un linguaggio che mescola racconto e confessione, il pubblico è chiamato a guardare dove normalmente si distoglie lo sguardo. La città dei vivi non offre risposte, ma una possibilità: attraversare le tenebre per capire qualcosa in più di noi stessi.

AVVERTENZA

Lo spettacolo “La città dei vivi“ è un’opera di finzione, seppur liberamente ispirato ad un romanzo che tratta vicende di cronaca note al pubblico. Esso non ha finalità informative, documentaristiche o giornalistiche, né intende rappresentare fedelmente fatti, persone o responsabilità realmente accertate. Al contrario, si configura come opera artistica, espressione del diritto alla libertà creativa, finalizzata all’esplorazione di temi universali attraverso strumenti propri della scena: la metafora, l’iperbole, la trasfigurazione simbolica, l’immaginario. Eventuali riferimenti a nomi, situazioni o dinamiche riconoscibili sono frutto di elaborazione drammaturgica e non devono essere intesi come affermazioni veritiere o ricostruzioni attendibili dei fatti. L’opera non mira ad informare né a fornire verità, ma a stimolare una riflessione artistica e umana. In nessun caso la rappresentazione va intesa come accusa, insinuazione o giudizio reale nei confronti di soggetti eventualmente riconoscibili. Ogni elemento narrativo mira a manipolare la vicenda specifica per raccontare una storia universale, proposta in chiave poetica, simbolica e provocatoria.

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