GILGAMEŠ

Teatro Kismet

TEATRI DI BARI | KISMET GILGAMEŠ

TEATRI DI BARI | KISMET
Racconto in musica
una storia scritta e raccontata da Teresa Ludovico
musiche dal vivo: percussioni M°Cesare Pastanella trombone, tuba tibetana e radong M° Michele Jamil Marzella
disegno luci Gianvito Marasciulo
sound designer Gaetano Corriere

…e venne alla luce Gilgames

Nell’antica terra dei Sumeri, inzuppata dalle acque del Tigri e dell’Eufrate, sorgeva Uruk, la città dell’argilla, Gilgames era il sovrano. Forte e tenebroso, a grandi passi conquistava terre e misteri. Orgoglio e arroganza fascinavano il suo cuore. Allora la dea madre gli creò Enkidu di pari coraggio e valore. I due come tori selvaggi si scontrarono… si leccarono le ferite… furono amici per sempre. Nella foresta dei cedri si inoltrarono e Baba mostruoso cadde, come tronco, sotto la scure. Allora gli dei si vendicarono e decretarono la morte di Enkidu. Gilgames pianse per sei giorni e sei notti… e acqua e acqua inondò il mondo. Quando venne l’alba del settimo giorno fu quiete e silenzio…

La storia di Gilgames mi è arrivata a lembi, a schegge, a frammenti, scorie terrigne di letti di fiumi: il Tigri, l’Eufrate, il Nilo, il Gange, il Lete. Un giorno l’ho ricordata e accolta nel mio grembo di Scriba, poi l’ho fecondata, l’ho incisa nelle tavolette ed è rinata. E il racconto della natura in continuo divenire, scandito da una scrittura di corpi, spazi, immagini, elementi, segni, suoni, parole, vicine e lontane, echi
millenari sepolti e ritornati in un dialogo di luce fluttuante. Una storia incarnata in ogni fibra, in cielo come in terra, scritta in me prima del mio nascere. Una continua ricerca di quella scheggia divina di cui siamo impastati. Una preghiera. Una richiesta d’acqua per consolare l’arsura in quei lampi di consapevolezza bastarda. Un urlo aperto nel silenzio.

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